SOLO VALIGE DI CARTONE PER CARROZZE DI III CLASSE

Il mondo non è diventato quel brutto posto che è perchè ci sono pochi cattivoni a comandarlo. La colpa è della massa di sgherri striscianti che chiede di essere comandata e sottomessa per qualche briciola di pane raffermo...

Non dimentichiamolo mai (lo scrivo anche per me), la lotta, quella vera, si fa fuori da internet, con il mouse non si cambia il mondo.

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mercoledì 2 febbraio 2011

Perché scrivo un blog…

 

 

Vallo a spiegare alla casalinga di Voghera, all’operaio metalmeccanico, all’operatore call center, all’operatore autogrill, vagli a spiegare a queste persone che se il loro stipendio è ridotto all’osso, se non arrivano ai mille euro al mese, la colpa non è di Berlusconi, non è di Tremonti, non è dello stato italiano.

Vagli a parlare di Bilderberg,vagli a parlare di Trattato di Lisbona, vagli a parlare di euro e di Europa, vagli a a parlare di WTO e non ti seguiranno.

Non sono stupidi, e che non gliela fanno.

Sono stremati ecco tutto, quando tornano a casa il loro obiettivo è quello di rilassarsi, sedendosi sul divano, pigiando i tasti della tv.

Ci trovano i Santoro, ci trovano i quiz tv, si siedono e spengono il cervello.

I più attivi vengono bombardati da informazioni inutili: il caso Ruby, come si riassetterà il governo, se Berlusconi cadrà, cose che non modificheranno di una virgola le loro vite, che l’opposizione si chiami santa alleanza per abbattere Berlusconi o grande disegno per rivoluzionare l’Italia. Chiunque salga in quegli scranni non cambierà nulla del paese, perché semplicemente non può farlo, c’è già chi decide per lui.

Ma spiegalo e ti citeranno ancora Berlusconi. Spiegalo e ti cercheranno le tasse che sono troppo alte, spiegalo e vedrai chi dice:

io di queste cose non capisco nulla”.

Come Zombie, contro i quali inveiva un certo Carmelo Bene in un Costanzo Show di non molti anni fa.

Ma va la, potrebbero prenderti per pazzo, potrebbero prenderti per essere deprimente.

E allora perché scrivo? Scrivo per me stesso, conscio della mia inutilità, non ho nulla di rivoluzionario. Scrivo per sfogarmi.

Ecco tutto. Il potere ci ha fregati da tempo. E noi siamo troppo pavidi.

Davide.

20 commenti:

Greis ha detto...

Oh, sai che ti dico?
Fai proprio bene :)

Grace (ma casalinga metalmeccanica del call center della Q8 )

Lara ha detto...

Quasi tutti noi blogger scriviamo per questo o anche per ricordare a noi stessi come potrebbe essere o come è stato.
Siamo dei pavidi, è vero.
Ciao,
Lara

mark ha detto...

Condivido pienamente quel che scrivi, lo sgogo è più che lecito!!!
Terrorist...Blog

Paòlo ha detto...

Fai bene, il blog è uno sfogo dei propri pensieri, quindi scrivi per te e sfoga tutto.

Enzo ha detto...

Dopo dodici ore trascorse fuori casa, ho solo voglia di spegnere tutto. E di lasciare spenta la tv. Scrivere, scrivere, scrivere. Sono sul treno del ritorno e faccio indigestione di scrittura. Che bello..Ciao

Francesco Zaffuto ha detto...

Quando ho cominciato, penso che mi trovavo in piena sindrome da naufrago. Il biglietto con quelle parole scritte, poi dentro la bottiglia a via nel mare di internet. Per alcuni mesi sono rimasto solo, poi l'urto con un altro naufrago e poi con un altro naufrago ancora.
Un commento, poi un altro.
Tutto sommato non ci conosciamo, poche parole di un profilo, e nessuno ti incontra al mattino e ti guarda il vestito che indossi, puoi essere benissimo un fantasma che parla, quello che contano sono le parole. Eppure la parola, se compresa nella sua essenza, è l'origine di tutto l'umano; forse in questo essere naufraghi della parola stiamo scoprendo la forza della parola.
un saluto

Jas21 ha detto...

Ciao Davide, ieri ho letto un articolo di Paolo Barnard che ha fatto una considerazione analoga alla tua. "Ci hanno fregato, è un potere così forte che non possiamo contrapporre ma se devo morire voglio sapere di quale morte"
Non gettiamo la spugna, io credo che le persone possano capire.
Anche io scrivo per me stessa, penso che tutti noi lo facciamo.

Cinzia ha detto...

Cia Davide, io penso che il tuo scrivere sia proprio perché spegni la tele e tieni acceso il cervello. Un blog si tiene per esprimere un modo proprio di essere, mi piace l'immagine del foglietto nella bottiglia virtuale e l'idea che, si, potremmo essere dei fantasmi, ma NO, siamo ancora capaci di tirare fuori qualcosa di autentico. Non mi va di sentirmi nelal categoria degli striscianti che chiedono solo un pezzo di pane e qualcuno che li comandi, a cui addossare le colpe per tutto! Possiamo fare qualcosa anche noi, ciascuno di noi... ad esempio scrivere i nostri pensieri ;) qualcuno può leggerli e qualcosa cambierà

Davide. ha detto...

Si è vero come dite anche voi alla fine si scrive per se stessi.

Certo è bello "urtarsi" con altri naufraghi, riscoprire l'importanza della parola, lanciare una bottiglia con un messaggio che qualcuno leggerà.

Paolo Barnard si sconsolava del fatto che in pochi sono a capire la complessità di fondo e la gravità della situazione.

Ma continuerò a farlo. Almeno se non si cambia il mondo, resta la bellezza di conoscere persone.

Zio Scriba ha detto...

Di utilità pratica ce ne sarà poca come in tutte le cose (soprattutto quelle belle) però essere letti è già soddisfazione e consolazione non da poco. Vai avanti amico mio, un'altra parola e poi un'altra: sembrano impotenti ma sono magiche, e nessuno le fermerà mai!

Adriano Maini ha detto...

Viva la sincerità! Ma é anche vero che la magia della scrittura é un bene in sé. Certo, la lotta si fa nella vita reale. Ne sono perfettamente convinto. Forse, sarebbe questo un punto di partenza ...

Anonimo ha detto...

Io sono più concorde con Cinzia: "...ad esempio scrivere i nostri pensieri ;) qualcuno può leggerli e qualcosa cambierà".
E' vero anche che si scrive per se stessi, ma tanto varrebbe tenere il blog privato, ed invece il fatto di lasciarsi leggere è un istinto di condivisione, un modo di confrontarsi; già perché oggi nella vita quotidiana si fa fatica a confrontarsi apertamente senza pregiudizi o aspettative come si può fare in un blog.

rispettosamente

Davide. ha detto...

Zio non avrei mai scritto racconti se non credessi nella magia delle parole :)

Si è proprio qui Adriano, nella vita reale non c'è lotta, e quando ci sono piccoli fuochi di lotta essi si concentrano su obbiettivi sbagliati.
Quindi sono inutili. Le manifestazioni contro il governo e Berlusconi sono inutili.

Più che altro Trasmigrant sono le tematiche di questo blog a farmi dire scrivo per me stesso. Non nego che abbiamo bisogno in quanto esseri umani di condividere e fa piacere sapere che qualcuno ci legge. Ecco mi piacerebbe, magari non leggendo questo blog, ma anche qualche altro più attrezzato, che una persona ampliasse il punto di vista su ciò che non va nel mondo e si concentrasse sempre di meno al teatrino della politica.

Gianni P. ha detto...

Passo molto del mio tempo libero a sbirciare nei blog.
Noto che c'è un mare di gente che pensa, scrive bene, ha ottime idee.
Ma noto anche che, coloro che la pensano diversamente, ne sono ancora di più.
Costoro se ne infischiano dei blog, (in tanti neanche sanno che esistono), leggono poco o nulla e si fanno un'idea della vita unicamente abbeverandosi alla fonti informative di Stato asservite e comprate dall'unico padrone.
Anche il papa veste prada.

Simone ha detto...

Davide, ultimamente mi sembra davvero che tu sia un mio gemello separato alla nascita (o forse hanno separato me da te?).

Ma io applico un'altra teoria. Scrivo un blog per coagulare. Nietszche diceva che è inutile parlare alla massa perché le tue parole elevate si perderebbero. Ma se sai selezionare pochi eletti in grado di comprendere puoi metterli insieme e creare una potentissima sinergia.
Io ero un disilluso. Poi ho incontrato qualcuno disilluso come me e ci siamo fatti un po' di forza.
Poi ne incontreremo un altro e poi un altro.
Alla fine saremo una squadra di rivoluzionari.
L'importante è non temere la morte, Thanatos. Non dobbiamo per forza fare la rivoluzione noi, noi siamo parte del Tutto che scorre e corre e piuttosto che fallire o peggio ancora venire a patti col Sistema è meglio lavorare perché possano essere i nostri figli a proseguire la lotta e concluderla, perché la nostra fine non è la fine di ogni cosa.

Unknown ha detto...

io scrivo per promemoria! per chi altri potrei farlo se non per me che dimentico tutto in tempo reale? un saluto

notimetolose ha detto...

Qualcuno, un tempo disse: non serve governare gli italiani, E' inutile.
Purtroppo aveva ragione.

Davide. ha detto...

Simone chi lotta davvero deve essere consapevole che a vedere un mondo migliore potrebbero essere le future generazioni.

Comunque Nietszche ha sicuramente ragione, sono contento comunque di poter discutere con persone che hanno una visione più ampia del mondo. Anche se il popolo spesso si auto nega gli strumenti per comprendere.

Antonio le cose che dimentico sono tante anche per me :)

Già Noti è vero, ma è anche vero che da un pò di tempo mi chiedo se ci sia qualcuno a governare...

Unknown ha detto...

io penso che scrivere sia un ottimo modo per sfogarsi, ma anche per raccontarsi, per approfondire, per divulgare, per condividere. Magari, qualcuno che legge, può scoprire un punto di vista diverso dal suo, più accattivante e condivisibile e cambiare idea. Magari non succede, ma quanto meno ci saranno stati confronto e scoperta!

Luciano Bianco (alias onaocn) ha detto...

Si, il potere: mafia, Vaticano, USA.
Niente pavidi, niente rinunciatari, su altrimenti si va verso il masochismo. E' solo che quei figli di puttana che stanno pochi a dire in vero, nella parte alta della piramide sociale, si sono alleati con le tre grandi categorie di questo paese. I primi furono reimportati alla fine della II guerra mondiale in Sicilia dagli USA, per destabilizzare amministrazioni e militari per evitarsi perdite come quelle in Normandia.
I secondi, con Mussolini, si sono ripresi con gli interessi, Patti lateranensi, quanto avevano perso con la breccia di porta Pia.
I terzi, è noto sono l'Impero colonizzatore per eccellenza, dunque siamo una fottutissima colonia US, con i patteggiatori mafia e Vaticano, bel paese nevvero?
Io, spesso mi deprimo, getto la spugna, ma, poi quando sento che la Merkel le sta pigliando dai verdi tedeschi, beh allora mi rianimo e parto in quarta, forse una possibilità dal basso l'abbiamo ancora, col voto, con la partecipazione pubblica e privata agli eventi che dobbiamo scegliere autonomamente, per opporci a un mondo tirato da pochi potenti a discapito di una maggioranza di pecore, che invece vanno informate e spinte alla reazione, prima quella intellettuale e poi all'azione, dalla chiusura dei televisori in avanti.
I Blogger hanno questo scopo fare una specia di porta a porta per comunicare il vero contro il falso che viene propinato proprio di default, abbiamobisogno di portare i teledipendenti da noi per vivificarli.
E poi, abbiamo mai visto un presidente della repubblica, del Consiglio, della Camera, del Senato, preocuparsi per la sorte dei loro cittadini?
Possiamo riflettere e far riflettere, confrontare, pensare, non è poco, in un paese che è al 49 posto tra i paesi del pianeta per la circolazione della libertà di stampa, sfogarsi e basta? Dai, su, mica siamo minchioni o ragazzini, no?
Così si fa il loro gioco!
Azione, azione e poi azione, in un paese ingessato da 60 anni, dove non si muove foglia, dove i Don abbondio capillarmente governano, solo l'azione ci può salvare, no noi Blogger, la sinistra, il centro , la destra, i laici, i religiosi, i ricchi, i poveri, ma,tutti gli italiani che in una piccola parte sirendono conto di essere schiavi di unsistema perverso, purtroppo globalizzato!
E poi, "la Legge è uguale per tutti", mentre siamo al contatto quotidiano che fanno pensare allo sceriffo di nothingamm, piuttosto che a un paese civile, giusto e democratico, sfogandosi non cambieremo mai questo paese, mentre è l'unica cosa degna di persone vive ed autonome, non di arroccati col cruccio di nn poter far nulla.
Penso a volte ai grandi uomini che sono stati assassinati perchè volevano combattere l'ingiustizia, lo status quo, Socrate, Ghandi, Voltaire che ha rischiato tanto tantissimo e tanti altri ancora come sapete, un nostro vicino, Gramsci, morto, cosciente che non poteva fare a meno di seguire la propria coscienza. Dunque il problema è, siamo certi di non poter far niente, in coscienza? Interroghiamoci.
Anche le persone modeste, povere, fragili, possono fare molto, unendosi! Una coscienza compatta di molti ha un potenziale per cambiare le cose.

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